Avevo annunciato numero “autarchico” 😉 , intervista in Italiano ad atleta Italiana. Scelta caduta su colei che nel “retrobottega” della redazione di corsainmontagna.it in questi ultimi due anni abbiamo ribattezzato “La Divina”.
Elisa Sortini da Talamona, una “sciales” e capirete il perché. Una ragazza coi piedi per terra, concreta ed intelligente, arguta e molto diretta (quando si incazza anche troppo diretta). Quel “Divina” non è a spregio, ma un tentativo di esprimere scherzosamente quel suo essere a volte un pò altera e distaccata.
Nel 2018 ha trasmesso qualche vibrazione importante, 12° posto di Canillo mi ha colpito, perché quel giorno ad Andorra il livello era davvero alto. Ad Ottobre di quell’anno ha preso il titolo italiano Vertical e poi ha alzato il Trofeo Vanoni pochi giorni dopo, qualcosa che per lei che a Morbegno ci è nata conta tanto, e lo scoprirete leggendo il magazine.
Questa intervista l’ho decisa quando poi a luglio 2019 ho ammirato lo spettacolo della Snowdon Race ed il suo duello con Sarah McCormack, perché per un appassionato di corsa in montagna qualcosa meglio di vedere una sfida del genere in un teatro del genere non esiste, e non c’è nemmeno master-card per il resto.
L’ho scritto nell’apertura del mag: Elisa Sortini non sarà la più forte o una fuori classe, sicuramente però ha dimostrato di avere “le biglie” in gara (figurativamente Ely, tranquilla…) e di tenerci sul serio, il resto è passione e buone vibrazioni, spero di averle reso giustizia dedicandole questo mio piccolo lavoro.
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