La notizia del giorno parrebbe questo tentativo finito ad un soffio dall’impresa di spodestare il nome di Giuliano Battocletti dal libro dei Record della Bormio-Stelvio.
A me piace pensare ed azzardare che una preparazione accurata come quella cui si è sottoposto il Piccolo Principe della Val Di Sole potrebbero essere l’antipasto per un’impresa più grande e più nelle corde di questo eccezionale atleta di montagna, disegnato e predestinato non per la strada ma per le grandi imprese a fil di cielo.
L'”uno/due” irresistibile dello scorso anno tra Mont Blanc e Canazei racconta di abilità fuori dalla norma su questo tipo di tracciati e potrebbe essere tempo per tentare l’assalto ad un altro record non lontano dallo Stilfserjoch.
Un altro indizio che suffraga la mia tesi ? Salomon ha scomodato sua maestà Jordi Saragossa per le foto di oggi . . . un fuoriclasse come il fotografo di Barcellona per 12 scatti sui pur bellissimi e suggestivi 41 tornanti ? tutto qui ? mmmmhhh…. dai , lasciatemi sognare
Vedremo, intanto a Davide voglio dire GRAZIE, e per più di una ragione.
In primis perchè finalmente si torna a parlare di qualcosa di emozionante, di sport vero, di prestazioni,di imprese, di sfide, di cronometro.
Ma c’è anche un altro motivo, per me anche più importante: quella di oggi forse è una sconfitta dal punto di vista dell’almanacco ma questi record sarebbero privi di senso se ogni tanto qualcuno non si mette in gioco. Davide oggi ha offerto un tributo eccezionale a Giuliano Battocletti ed alla Bormio-Stelvio, cosi come ad esempio Martin Dematteis lo fece qualche anno fa nei confronti del Monviso, di suo fratello Bernard e di Dario Viale, provandoci con tutte le proprie forze e mancando il primato dell’ascesa al Re di Pietra per soli 5″.
La cultura della sconfitta dopo aver dato tutto sul campo di gara, quando si è dei campioni (e Davide Magnini lo è, ed è un predestinato) e soprattutto dei veri amanti dello sport agonistico, fa parte essa stessa dell’essere dei vincenti e non fa che rafforzare il grande spettacolo di cui si è parte, ed in questo caso è la corsa ed è la montagna.
“NO REGRETS” Davide, oggi ci hai regalato adrenalina e se i miei sospetti sono fondati . . . non è finita qui.
(La foto in copertina è di Marco Gulberti Zinal 2019)