Qualche settimana dopo aver fallito lo Stelvio on the road “Ol Magno” regala una perla delle sue e si va a prendere il record di salita e discesa dall’Ortles, mettendo il proprio nome al posto di quello di Marco De Gasperi.
Hoolirun lo aveva previsto a suo tempo : LINK
Se ci fermiamo ai puri rilievi cronometrici c’è davvero poco da dire.
Il 2 luglio 2015 Marco De Gasperi parti da Solda alla volta della vetta per farvi ritorno dopo 2h36’50” con un parziale sulla salita di 1h45’30” (e quindi un 50′ di parziale sulla discesa). Fu un’emozione devastante. Le foto , i video, la tensione. Un momento indimenticabile per i tifosi del “pentitino”.
Quel giorno le temperature marcarono la tendenza di svariate giornate precedenti, minando la neve ai margini più alti del ghiacciaio e rendendo difficile l’impresa del bormino 6 volte campione del mondo di corsa in montagna classic e poi vincitore delle skyrunning world series (credo l’unico a fare questo incredibile doblete).
OGGI, 10 LUGLIO 2020
Dalle prime indiscrezioni raccolte le condizioni odierne per il “piccolo principe” di Vermiglio erano decisamente migliori con neve più compatta ed anche tratti liberi che hanno permesso una via più diretta nella discesa.
Elementi che non intaccano il valore della prestazione ne il fatto che la classe di Davide Magnini sia debordante come l’appeal che sta avendo sui tanti appassionati di off-road running che mai come ora avevano bisogno di un nuovo grande idolo che li possa far sognare e motivare a seguire lo sport della corsa sulle montagne.
Per gli almanacchi: Davide Magnini ha scalato l’Ortles e vi ha fatto ritorno in 2h18’15” stritolando il precedente primato. Per la salita, per quei durissimi 2’150 metri D+, il tempo impiegato è stato di 1h35’18” … numeri strabilianti.
Sulla comparazione delle due prestazioni, detto della situazione nevosa, voglio personalmente mantenere una certa distanza, ribadendo in ogni caso la mia completa esaltazione per questa nuova impresa di Davide.
Nel mio commento finale vorrei infine lanciare un appello a tutti gli atleti elites che ci regalano queste emozionanti imprese: annunciatele prima, fregatevene delle possibili speculazioni da social, ma siate “agonisti” fino in fondo. Il sapore di un record fallito o raggiunto dopo averlo annunciato è decisamente diverso, e quello che io chiamo “culto della sconfitta” va inteso in senso positivo perché è dichiarando la sfida che essa assume un valore indiscutibile.
La story del record del 2015 di De Gasperi
L’articolo di Mauri Torri oggi per annunciare il record di Magnini
foto di copertina: Davide Magnini a Zinal 2019, vigilia di gara (credit Gulberti)