Il mio editoriale sul grande tour in scena alle Azzorre, i brand, la grande visione di Salomon, i temi tecnici. Vi spiego perché questo è (e deve essere) il futuro . .
Alert: questa NON E’ la presentazione delle gare che si terranno da oggi alle Azzorre. Perchè ? perchè non ce n’è un cazzo di bisogno.
COMMENTARE
Di questo evento cosi abbacinante e cosi forte dall’aver superato anche la pandemia si può e si deve parlare in senso completamente sportivo, tecnico e finalmente da puri esterni ammessi alla visione.
Un apparato media mai visto, una gestione dettagliata dei live e delle informazioni. Fare copia incolla del comunicato stampa è perfettamente inutile perchè anche il canale di diffusione che è stato creato è di primissimo livello.
La grande finale delle Golden Trail Series 2020 offre invece la possibilità di COMMENTARE, di condividere impressioni e dialogare sui risultati, dando spazio finalmente alle proprie opinioni (tirate fuori i coglioni). Perché il materiale ha una fonte unica e previlegiata ed é di una qualità vista poche volte, anzi diciamo mai.
CAMBIARE APPROCCIO
Non c’è bisogno cosi del classico approccio da cagnolino ammaestrato che hanno i blogger ed i media legati al running ed anche (se non soprattutto) al trail. Di queste 5 giornate di gare, cari amici del croccantino, cercate di tirare fuori qualcosa di più del pompino al vincitore, fatemi leggere qualcosa di interessante sulle pieghe tecniche, sui recuperi, sulle strategie.
E’ un’occasione imperdibile, perché questa volta abbiamo tutto, dobbiamo davvero solo sederci in poltrona davanti al PC e GODERE, come dei bastardi . . .
HOOLI SCRIMMAGE
- 1 PROLOGO
- 4 TAPPE
- 113 KM
- 6050 METRI D+
Ok due parole due su come la vedo io, no quindi elenco circostanziato, potete trovare tutto sul loro sito ufficiale.
Le mia curiosità ruotano attorno alla strategia di gara ed alla preparazione fisica. Oggi andrà in scena un prologo di pochi km e poco D+ per stabilire le waves di partenza, in sostanza per scremare gli elites. Poi 4 giorni di grand tour con 113 km e 6050 metri di dislivello e la logica ciclistica del tempo cumulato e delle maglie dei leader con tanto di obiettivi intermedi dentro a ciascuna prova, dallo sprint sulla parte corribile , il premio sul segmento di salita e il premio sul segmento di discesa. Non quindi traguardi volanti ma segmenti predefiniti, posti all’interno del percorso giornaliero.
Le distanze dicono 26+32+32+36 ma il tappone è chiaramente il day 3 con 2360 metri D+, le altre prove non superano mai i 1500 metri.
Mi chiedo prima di tutto la differenza di preparazione che molti atleti avranno applicato per arrivare qui. Temo che vedremo la coperta corta di qualcuno palesarsi in maniera inesorabile e credo anche che avere la testa e la lucidità di mirare ad obiettivi parziali sarà fondamentale quando non si è preparati per sostenere 4 giorni al massimo livello. Chi si gestisce meglio (e si è allenato meglio) avrà la meglio.
THE BEASTS
Innegabile che i nomi di Walmsley e della Mathys siano i totem attorno a cui si scatena la danza delle previsioni. L’americano ha fatto praticamente solo flat o american trail in questi mesi, non viene da preparazioni mirate a livello tecnico, ne ha accumulato dislivello, anche se i km sono sempre tanti nella sua tabella.
Fisicamente, per come è strutturato e per come ha dimostrato di saper correre non c’è storia, sulla carta, questa corona non gli sfuggirà, e sarà una cosa enorme visto che un HOKA ONE ONE potrebbe papparsi tutto il biscotto su una vetrina del genere
HOOLISTATEMENT
Anche in questo tanta roba, dobbiamo essere tutti consapevoli che Salomon sta proponendo un prodotto unico e lo sta facendo con un ovvio disegno di ritorno commerciale, ma lo fa in maniera intelligente ed elegante, investendo enormemente sul prodotto sportivo, dando grandissimo spazio anche agli atleti dei brand “rivali”. Se cresce il Trail concepito come grande show e come grande spettacolo sportivo, cresce tutto ciò che poi arriva nelle casse delle aziende specializzate.
IL TEMA VERO
Proprio questa è una tematica su cui vorrei vedere qualche “giornalaio” di categoria superiore, non del mio livello (e si fa presto visto che io sono all’ultimo fetido posto planetario) spendere un pò di attenzione e di inchiostro (figurato, digitale).
Forse sono miope ma mi sembra che alcuni brand piuttosto di altri abbiano boicottato la cosa, non mi spiego altrimenti l’assenza di determinati pezzi da 90. Io la leggo come una loro sconfitta e so perfettamente che anche chi c’è e veste altro in molto casi è li per una sua precisa scelta individuale, dettata dal fatto che pur utilizzando materiale di una determinata azienda essi non siano vincolati da contratti (leggi pecunia) che possano arrivare ad impedire la partecipazione a determinate manifestazioni.
Outsider e storie al maschile: io bramo per vedere il Max King all’opera, ha un fisicaccio e per me regge l’urto e recupera easy, può andare avanti tanto in classifica. Il ns Puppi se non si gestisce è un cadavere, pubblico la mia foto manifesto per lui perchè finisce cosi se non peggio. Schiantami Fra, ricacciamela in gola questa.
I Francesi Martin e Pommaret sulla carta sono gente che conosce l’arte di rigenerarsi, cosi come gli ispanici Cardona e Margarit hanno il talento (Margarit finisce come Puppi, segnatevelo).
FEMMENE
Girls: detto della Mathys, le altre le conosco su altri ambiti e valori, non riesco a leggere come possa essere impostata una cosa del genere da gente che corre forte le gare di un giorno. Per questo credo che saranno la L’Hirondel e la Alexandersson le vere figure da battere. Io personalmente tiferò Sabrie e Desco, con occhiate curiose sulle (dis)avventure 😉 di Dimitrulla Theocharis (torna intera mi raccomando). Di certo con la Croft e le spagnole (ma non c’è la Aviles, e me ne dolgo, per il belvedere) il divertimento non mancherà.
Live Coverage potente, parlare oltre è inutile, buon divertimento a tutti, ci vediamo alla fine del circo.