La super LEAGUE : infamia, lo schifo totale, shame on you !

In meno di 24 ore il modo è stato pervaso dall’aberrazione più schifosa. Il coronamento di una deriva senza fine che solo i troglo liquidano in “cazzo me ne frega io non sono schiavo del calcio”. Radical chic risvoltinati dei miei coglioni, gente da apericena del cazzo. Perché il problema è insito dentro di noi. È L essere umano è il cittadino fruitore, inculato senza vasella, e vi dico il perché. 

Il quadro

Chiaro che prima debbo anche io circostanziare l’area dell’infame questione: le analisi delle ultime ore sono tutte corrette ed approfondite, le esternazioni della quasi totalità dei politici farebbero ben sperare ma come dicono a Brescia “ma la fif mia gnari” , non ci casco sono solo parole vuote con la data di scadenza. La potenza economica di 15 banditi con alle spalle una banca USA del calibro di JPMorgan presto ribalterà le cose e la percezione, perché questo conviene ad un progetto a puro scopo di criminale lucro. In gioco non c’è la superficialità delle analisi di quasi tutti , le troiate dei club indebitati, dei club ribelli, delle squalifiche dai campionati e dalle nazionali… non sono nulla , in gioco ci sono un secolo e mezzo di storia che verrà piallato e clonato ad uso di altri fruitori più interessanti. Qui non resterà più nulla, la piramide del calcio verrà cancellata per sempre, il sogno definitivamente ucciso.

Perché il punto è questo: tutti i discorsi legati a diritti tv, a merchindising ed a introiti si basa comunque su dinamiche domanda-offerta. Ossia questa montagna di soldi investita prevede che il ritorno avvenga grazie ad esseri umani liberi , alias utenti , che mettono le mani in tasca e tirano fuori i schei per comprare il biglietto per la partita , L abbonamento tv o la maglia del campione (e tutto quello che ci gira intorno dalla salsiccia alla ceres al baracchino fino anche al charter per andare e venire da posti in culo ai lupi in Tutta Europa. Tutto questo ragionamento porta ad individuare mercati, senza distinzione alcuna, allora parte la rincorsa al serbatoio più grande e numeroso, quindi fanculo il sistema europeo basato su dinamiche storiche, dì appartenenza e geografiche, che sono state il grembo in cui è nato il calcio che conosciamo e ricordiamo (e che evidentemente piace). Azzerare tutto. Teniamo solo il package con scritto sopra Real Madrid , Man Utd ecc e lo vendiamo ai mercati asiatici ed americani, più numerosi e facilmente impressionabili con quattro lustrini di merda e l’half time show con Britney Spears.

A livello marketing e speculativo un opera d’arte , a livello sociale un infamia perché si polverizza in maniera troppo diretta e violenta tutto l’apparato dei campionati nazionali che nutre vivai e società dilettantistiche, si uccide la favola del sogno che può essere sempre possibile, si smette di premiare la lungimiranza di imprenditori piccoli ma capaci, di allenatori preparati, di dirigenti seri, di ragazzi con talento e meno raccomandazioni. Si uccide il sogno.

Attenzione perche questa è la fase delicata. Il calcio dilettantistico e minore, in italia soprattutto, è fortemente malato ed una conversione del sistema modello NBA come vuole la super LEAGUE potrebbe staccare la spina definitivamente ad un buco nero di soldi, e non sarebbe per nulla male a prima vista. Dietro però dovrebbero correrci riforme politiche e sociali profonde del sistema scolastico ed educativo collegato allo sport. perché ciò che qui chiami vivaio, primavera , cantera, squadre minori ecc in America si chiama high school o college o lega di sviluppo, ma anche dove esistono impianti e servizi all avanguardia per tutti fin dalla fase scolare , fondi investiti sullo sport in maniera seria, ed nba ed nfl partecipano a tutto questo. Qui si vuole prendere solo la parte dei lustrini, del package appunto, e fanculo il resto.

In un mondo che non è L America , ma la vecchia Europa, dove la storia di questo sport passa per la fondazione di società e club legate da appartenenza a classi sociali e professionali, dove la geografia e L anagrafe contano e pesano, dove il campanile è il campanile e rappresenta qualcosa di decisivo e fa parte esso stesso della mistica che permette oggi a Florentino Perez di far soldi sul marchio Real. 

Ma è tutto inutile

Tutto questo rimarrà solo un confuso urlo di dolore, il processo è irreversibile. 

Si sono comprati anche il fobal e non basterebbe lo sbarco in Normandia o la battaglia di Stalingrado, con tutto il rispetto per L accostamento blasfemo, per riabaltare le sorti di questa infamia. 

SHAME ON YOU !