Disclaimer: questa non è una recensione, per vari motivi: uno perché io non conto veramente un cazzo e il mio blog conta circa 28 lettori medi assidui, due perché ultimamente ci siamo mandati a fare in culo parecchie volte in nome di non so bene quale incomprensione, ma tant’è che l’empatia tra di noi è ai minimi storici da circa un anno, tre perché è solo un blog in cui vorrei dire la mia su un prodotto che rappresenta una grandissima novità per l’ambiente del trail e del mountain running, intesi e raccontati per quello che sono, e non altro.
IL BLOG – PODCASTING JOE
Il lancio in settimana del Podcast “ANY SURFACE AVAILABLE” curato da Francesco Puppi ci ha già proposto sufficienti chiose ed allineamenti. La casta elite si è già espressa con diffusi complimenti e colpi al filetto (per pochi). Ma il prodotto merita ben altro, perché a differenza delle impressioni rompe davvero la catena della routine e dei pompini e propone spunti seri e molto interessanti.
La parte che ho più apprezzato è stato l’enorme lavoro giornalistico che traspare chiaramente ascoltando un Francesco lucido e molto diretto che in 50 minuti spazia su argomenti come quelli dei contratti e delle scelte degli atleti elite per allenamenti e competizioni, argomenti fin qui taciuti o solo affrontati in modalità celebrativa e mai critica o analitica.
Informazioni chiare, molto puntuali e qualche dissertazione più che legittima.
La forza del prodotto è certamente la credibilità di chi racconta ed apre una riflessione sulla pochezza fin qui offerta dai media che si definiscono “di settore” quasi tutti orientati a celebrare il brand, la gara ed il “campione” su commissione mentre come amo sempre ripetere è raccontando la rivalità, la competizione e la sconfitta (oltre alla vittoria) che “our sport” diverrà davvero qualcosa che appassiona e non solo l’auto racconto eroico di chi eroe non è (guardate un TG qualsiasi in queste ore per capire chi sono gli eroi veri).
At the end
Ben fratto Fra, il tuo podcast è qualcosa che non c’era nel ns. ambiente al netto dei prodotti esotici che giustamente hai citato e che ti hanno ispirato. Parlato chiaro , lanciato qualche straccio, acceso la fantasia e caricato le molle. Riconosciuto il talento ed il valore. Tutto fluent, con poche pause. Constato che brand, eventi trail e l’ombra ultra sullo sfondo sono ormai la stella polare di una tua evoluzione che non prescinde però dal valore assoluto di allenarsi e correre forte, di sapere che Zinal è Zinal che prima viene la prestazione e poi il racconto.
Peak della Puntata: “andiamo a prendere le Farfalle”
We keep listening … DakotaJonesDakotaJonesDakotaJones