dynasty dustardly
6 finali in 8 anni , una dinastia che sopravvive a se stessa ed ai propri tendini d’Achille, le forze del male sconfitte.
La superiorità umana dei golden state warriors ammanta questo finale di stagione 2022, ora manca solo l’atto finale per fare dell’ultimo atto la grande battaglia tecnica tra due squadre piene di opzioni, colme della propria identità, ubriache del proprio credo.
U-Mass
We’re gonna play Boston
Doctor Draymondo
ha detto Draymondo , una notte ancora e sapremo.
Non parlerò dei Dallas Mavericks, perché non c’è un cazzo da dire dei Dallas Mavericks. Non saranno una squadra da titolo fino a che le alternative credibili intorno a ciccio-pivo non saranno almeno tre e l’impianto di gioco prevederà qualcos’altro rispetto ad osservare l’eurosteps e le lamentele per mancato fischio (che enormi papine).
Some Bastonate
Parlerò al contrario, redarguendo, delle eccessive celebrazioni e gestualità in campo dei golden state warriors, un aspetto, L unico, che sfugge alla personalità ed alla purezza del loro allenatore, l’uomo di Beirut , un gigante del nostro tempo , un enorme essere umano , un dono per il gioco e per la fottuta società contemporanea.
Non sfugge nessuno alla reprimenda, Curry con sto cazzo di paradenti e i balletti, Thompson con la caracollante e falsa andatura da sborone, Draymondo con sti bicipiti di minchia e si potrebbe continuare, L unico a non fare il pagliaccio è Kevon Looney, il messia nero. Piacerebbe vedere più compostezza ad accompagnare tanta sostanza, a mantenere intatto il microclima, ma in fondo Si perdona questo ed altro alla dinastia della baia , un clamoroso gruppo legato da valori, movimenti, tecnica , intesa tattica . Quel basket che ti fa sempre sentire profumo d’estate, equilibrato nello squilibrio, statico ma veloce , che difende attaccando e segna il tempo 
, di un’era che sarà per sempre col paradenti mezzo fuori dalla 
bocca
Le forze del bene
Chris Mullin, Chris Mullin, Chris Mullin
Bring on the Boston Pride 
OTTO PORTER CHAMBERLAIN