Una magnifica cavalcata va a concludersi con la serie finale che prende il via nella notte italiana tra il 2 ed il 3 giugno. Come molte volte in passato l’aria rarefatta delle finali non mi ossigena allo stesso modo della lotta per la conference. La tensione o forse la stanchezza in campo, dove acciacchi e dolori iniziano a presentare il conto, levano qualcosa dalla lavagna, ma la storia deve compiersi: i ragazzi della baia contro l’aspirante nuova dinastia del trifoglio … I leoni marini del Pier39 e del Fisherman’s wharf sono pronti a ragliare ancora.
Vi spiego perché .. I guarantee
Saranno delle finali combattute …
… perché Boston ha i numeri e la profondità , oltre ai chili e centimetri , la soprattutto il talento per provare a stare con gli Warriors. La squadra di Udoka è giunta fino qui specchiandosi con i propri limiti, oltraggiando se stessa mentalmente e tecnicamente ma non perdendo mai la fiducia ne la tensione sull‘obiettivo. La mazzata di gara uno con Milwaukee, poi ancora di gara 5 in casa , poi la prima batosta a Miami fino alla prova più dura di andare a south beach a giocare gara7 con le gambe tagliate dal disastro in gara 6.
Sono Pronti
Non sono squadra operaia che da l’anima e basta, non sono una squadra glamour che passa il tempo a specchiarsi, sono un gruppo pieno di soluzioni e di una durezza mentale inaudita, io penso che mai Steve Kerr si sia trovato davanti una squadra così attrezzata per arrivare all’anello.
Senza ripetere le lodi del moto perpetuo della Dub Nation Provo invece ad immaginare dove si risolverà la sfida, perché come spesso accade quando si pronosticano le finali si fa fatica a realizzare quali scenari ricorrenti si possano presentare sul parquet tra squadre che si sono incontrate solo DUE volte in tutta la stagione.
La Disamina
La grande incognita che vedo è la difesa di Boston sul perimetro, chiave della serie con Milwaukee, dove è stata arma psicologica, al contrario applicata contro Miami. Contro Golden State si dovranno alzare tono e ritmo dei close out, costringendo il più possibile la palla nelle mani di Wiggins e Green, spostare lo scontro sotto o comunque dentro l’area è A mio modo di vedere la vera soluzione del rebus per i Celtics.
Ciò che farà Golden state in difesa avrà ugualmente un peso specifico determinante , l’accusa di aver fatto tanta zona contro Dallas potrebbe tornare di grande attualità ma come abbiamo visto nella serie contro i bucks invitare deliberatamente Boston a tirare da lontano può determinare la fine prematura del sogno di rivincere il titolo. D’altro canto prenderli uno contro uno e contenerli non e’ scontato, vista la diversa consistenza fisica di una squadra relativamente giovane e fresca contro una ancora solida ma certamente più datata e non più reattiva come un tempo. Anche in questo caso la differenza la faranno Poole e Wiggins, che mi aspetto alla morte rispettivamente su Brown e Tatum nei momenti in cui si andrà a uomo.
È tempo per il bottone rosso :
*I guarantee* … Boston in 7 ! (My god)
hoolifuck
Note a margine :
The man with a plan
Nell uscita degli heat rimane più forte di sempre la necessità di tributare Onore eterno a Pat James Riley, il mito dello showtime, L uomo che ha rimesso New York nel gotha , il deus ex machina della Heat Mentality. 5 titoli da allenatore , 1 da giocatore, 2 da Presidente. Dal 1981 controlla , influenza, condiziona la palla canestro. Ha attraversato le epoche adattandosi ad esse, L unico capace di costruire gioco e mentalità cavando sempre il massimo dal materiale umano a disposizione, rendendo più forti le seconde linee, facendo giocare al meglio le star. Costruttore di mentalità, stile, spogliatoio, toccando sempre i tasti giusti, cogliendo dalla storia e nella storia le ragioni della battaglia. Proprio in questi giorni esce Winning Time che solo in parte farà conoscere meglio la storia di uno dei piu grandi allenatori di sempre e uomini di basket in generale. In suo onore acquistate un secchio in ferramenta,
quindi andate al campetto da soli, iniziate a correre su e giù in palleggio fino a che non avrete fatto in ognuno dei due canestri 50 triple, 50 lay up e 50 arresto e tiro dalla media, andando forte a rimbalzo dopo ogni tiro.
Capirete a cosa serve il secchio , e penserete a Pat … è uno dei suoi classici esercizi di benvenuto …
“THERE ARE ONLY TWO OPTIONS REGARDING COMMITMENT: you’re either IN or you are NOT”
Pat James “armani” Riley
Bonzie Wells Bonzie Wells Bonzie Wells Bonzie Wells