Dentro al bravo ragazzo agordino che sogna di fare il Pompiere e vive nella casa tra le montagne coi suoi due cani covano le fiamme della passione più grande.
Lak ve lo dice senza remore che ha bisogno di “gasarsi” ma per farlo non gli servono necessariamente i campionissimi , vuole lo stile ed il carisma, cosi come non nasconde che allo start si parte sempre per vincere, poi capita che arrivino anche le batoste, e vanno accettate, ingoiate, sputate la gara dopo, nascoste mai!
Per un tifoso di mountain running il “soldato” Lak Cagnati è il sogno materializzato. Lui sta con i più forti, si allena con loro, a volta capita anche che li bastoni (Dagli secco Lak !) ma più di tutti loro lui vive questo sogno con il nostro spirito, di noi che facciamo i kilometri per andare a vedere Zinal ed il Giir, che pensiamo che la Staffetta Tre Rifugi e Bergen siano come il Fiandre e la Sanremo, che ci esaltiamo non solo per chi vince le gare ma conosciamo le storie che stanno magari dietro ad un 20° posto a Zinal o ad una top ten individuale nell’intertempo in discesa al Vanoni.
Atleti culto, personalità forti, grandi misteri della vigilia con gare buttate o feste “ai limiti” in qualche terzo tempo da (non) raccontare . . .
Il Lak la vive cosi, come la viviamo noi, ed a forza di doppiare e farsi un c*** tanto, ha collezionato maglie azzurre, ha corso tutti i mondiali possibili (Classic, Long, Trail), vinto medaglie mondiali ed europee, titoli italiani, fatto podi nelle classiche . . . mica male per il “normal-one” !!
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